Regioni, province e comuni chiamate dall'UE a esprimersi su crescita economica e occupazione

 

 

 

Europa

Scritto da Matteo Fornara   

 

Regioni, province, comuni: gli enti regionali e locali sono chiamati ad esprimersi sulla nuova strategia di crescita economica dell'Unione europea di qui al 2020, appena presentata dalla Commissione europea. "La vostra opinione sulla strategia Europa 2020" è l'iniziativa del Comitato delle Regioni, l'istituzione che rappresenta tutte le regioni europee a livello UE.

I risultati della consultazione (http://portal.cor.europa.eu/europe2020) saranno integrati nelle proposte che la Presidente del Comitato delle Regioni Mercedes Bresso presenterà personalmente al Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e alla presidenza del Consiglio europeo.

La strategia fissa obiettivi chiari, e sanzioni per i Paesi che si sono impegnati a raggiungerli ma che non li applicano. In gioco c'è nientemeno che il futuro dell'Europa, dei suoi territori, delle imprese e del lavoro, nel contesto attuale di difficile ripresa dalla crisi. E allora: il 75% delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni deve avere un lavoro; il 3% del PIL deve essere investito in ricerca; i traguardi "20/20/20" in materia di clima ed energia devono essere raggiunti (20% di riduzione del CO2; 20% di produzione di energia da fonti rinnovabili; 20% di consumo in meno); il tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al 10% e almeno il 40% dei giovani deve avere una laurea o un diploma; 20 milioni di persone in meno, rispetto agli 80 di oggi in tutta Europa, devono essere a rischio di povertà. Al centro della strategia il ruolo delle piccole e medie imprese come motori di crescita e occupazione.

Insomma, tre facce della stessa medaglia, la crescita: intelligente, promuovendo la conoscenza, l'innovazione, l'istruzione e la società digitale crescita; sostenibile, rendendo la nostra produzione più efficiente nell'uso delle risorse e competitiva; e inclusiva, incentivando la partecipazione al mercato del lavoro, l'acquisizione di competenze e la lotta alla povertà.

La scorsa settimana il Comitato delle Regioni ha sottolineato la necessità di coinvolgere tutte le forze propulsive negli Stati membri dell'UE. La Presidente Bresso ha sottolineato che la strategia sarebbe molto più efficace se consentisse agli enti regionali e locali di partecipare attivamente all'elaborazione dei programmi nazionali di riforma, invece di relegarli al ruolo di esecutori. La strategia Europa 2020 ha bisogno delle regioni e delle città se vuole raggiungere appieno i suoi obiettivi, e coinvolgere i cittadini. Il termine ultimo per rispondere al questionario del Comitato delle Regioni è il 12 aprile.

Il Parlamento europeo, dal canto suo, ha chiesto un maggior coordinamento delle politiche economiche nazionali, unito a sanzioni e incentivi per garantire l'attuazione della "strategia UE 2020". Chiede poi di assicurare la stabilità dell'euro, intensificare la vigilanza finanziaria, completare il mercato unico e sostenere le PMI. Occorre promuovere la formazione, riformare i sistemi di sicurezza sociale e aumentare la flessibilità dei lavoratori e dell'età pensionabile.

Una figura di rilievo a livello europeo sarà Mario Monti, già Commissario europeo al mercato interno e alla concorrenza, che avrà il compito di proporre idee nuove ed equilibrate per spronare il mercato comune europeo. Fondamentale sarà il sostegno delle piccole e medie imprese, la riduzione del carico burocratico e la promozione dell'innovazione. Occorre poi una legislazione che incoraggi l'imprenditorialità e un migliore accesso delle PMI ai finanziamenti.

 

http://www.mbnews.it/europa/99-europa/12893-regioni-province-e-comuni-chiamate-dallue-a-esprimersi-su-crescita-economica-e-occupazione.html

 

 

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