“LA LEGGE “ANTICORRUZIONE”

Avv. Emanuela Ruscio

Giudice Onorario

 

Sommario: 1. Premessa. Gli obiettivi essenziali della riforma. – 1.1. Incidenza in ambito penale. – 2. Il nuovo delitto di corruzione per l’esercizio della funzione ex art. 318 c.p. – 2.1. Le conseguenti modifiche all’art. 322 c.p. – 3. Concussione e induzione indebita a dare o promettere utilità. – 3.1. Rapporti tra il nuovo delitto di cui all’art. 319-quater c.p. e la corruzione. – 4. Il traffico di influenze illecite. – 5.  Rilievi conclusivi.

 

1. Premessa. Gli obiettivi essenziali della riforma.

Con la Legge 6 novembre 2012 n. 190, recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”, pubblicata in G.U. n. 265 del 13 novembre 2012 ed entrata in vigore il 28 novembre 2012, è stata introdotta “una normativa organica tesa ad implementare l’apparato preventivo e repressivo contro la corruzione e l’illegalità nella pubblica amministrazione”1.

La ratio sottesa alla riforma 2, stante l’inadeguatezza del nostro ordinamento a contrastare i fenomeni corruttivi e l’esigenza di conformare la legislazione interna a quella internazionale3, in particolare alla Convenzione di Merida delle Nazioni Unite sulla corruzione del 31 ottobre 2003 (ratificata dall’Italia con Legge 3 agosto 2009, n. 116) ed alla Convenzione penale sulla corruzione elaborata nell’ambito del Consiglio d’Europa (aperta alla firma nel 1999 e ratificata con la Legge 28 giugno 2012 n.110), è da rinvenire principalmente nelle esigenze di carattere socio-politico.

La necessità di arginare il dilagare del fenomeno corruttivo ha imposto, al contempo, il rafforzamento degli strumenti repressivi e la predisposizione di rimedi di prevenzione di natura amministrativa4….Leggi tutto

 

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