I terreni e boschi sottoposti a vincoli idrogeologici possono essere trasformati in altre qualità di coltura solo dietro autorizzazione del Comitato forestale e con le modalità da esso prescritte caso per caso. L’ autorizzazione in questione riguarda ogni attività sottoposta a vincolo idrogeologico ed immutazione totale o parziale dei luoghi della zona sottoposta a vincolo. Inoltre l’autorizzazione non è un qualcosa di statico e immutabile ma è volta a controllare di volta in volta  la stabilità del suolo e l’equilibrio geologico o idraulico per evitare che eventuali iniziative dei privati possano arrecare danni alla conservazione dell’ambiente. Ne consegue che è stato così ritenuto legittimo il divieto di rimozione di alberi per finalità idrogeologiche qualora la conservazione di colture boschive attiene alla stabilità dei terreni e al regime delle acque.

 

Fonte: www.giustiziaamministrativa.it

ALLEGATO

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