Per quanto attiene alle “spese di rappresentanza” va confermata l’illiceità dei rimborsi conseguiti in assenza di elementi che consentano di riferire tali spese ad effettive necessità di rappresentanza del gruppo consiliare. In merito a tali esborsi va osservato come alla documentazione fiscale relativa a pranzi, cene e consumazioni effettuate presso bar, enoteche e gelaterie, non risulti allegata alcuna giustificazione comprovante gli eventi di carattere rappresentativo finalizzati a mantenere e ad accrescere il prestigio del gruppo consiliare verso l’esterno, anche in relazione alla presenza di personalità esponenziali di enti, istituzioni e associazioni pubbliche o private [Fattispecie in cui a supporto delle spese effettuate erano state rinvenute solamente autoattestazioni, fornite dallo stesso convenuto e ritenute prive di valore probatorio, e mere ricevute e scontrini fiscali che si presentano in forma anonima e privi di annotazioni relative a circostanze, motivi e persone coinvolte negli eventi di rappresentanza].Leggi sentenza

Fonte:www.respamm.it

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