Il redditometro si rinnova mediante l’introduzione di alcune modifiche per rendere conforme lo strumento antievasione alle norme sulla privacy. Il Garante per la privacy ha infatti prescritto all´Agenzia delle entrate l´adozione di una serie di misure e accorgimenti per ridurre al minimo i rischi per la privacy delle persone e nel contempo rendere lo strumento di accertamento più efficace nella lotta all´evasione fiscale. Ricorda poi il Garante che per calcolare lo scostamento tra i redditi dichiarati e le spese effettuate e per selezionare i contribuenti da sottoporre a controlli, il nuovo redditometro si fonda sul trattamento automatizzato di dati personali in possesso dell´Agenzia delle entrate - comunicati dallo stesso contribuente o da soggetti esterni (es. società telefoniche, assicurazioni) - e sull´imputazione anche di spese presunte, determinate sulla base dell´attribuzione automatica al contribuente di un determinato "profilo".